(*) M = motrice, T = trainata
Breve descrizione
Il CRH5 è un treno ad alta velocità cinese appartenente alla famiglia dei Pendolini Alstom.
Nell'ottobre 2004 la compagnia cinese CRH (China Railways High Speed) ha comandato 60 di questi
treni, per costo complessivo di oltre 620 milioni di euro. L'accordo prevedeva la fornitura da
parte di Alstom di 3 treni completi prodotti in Europa, di 6 treni forniti smontati da assemblare
sul posto, e di una licenza per la costruzione delle rimanenti 51 composizioni direttamente in Cina.
Ogni composizione è composta da 8 elementi, per un totale di 608 posti. La differenza più grande
rispetto a tutti gli altri Pendolini è che il CRH5 non è provvisto di cassa oscillante. La velocità
massima operativa è di 250 km/h, esattamente come l'ETR 600 / 610.
In principio il treno deriva dal SM3 finlandese, anche se la maggior parte dei componenti è identica
all'ultima generazione di Pendolini (ETR 600 e ETR 610).
Il profilo delle carrozze è molto maggiore
rispetto allo standard europeo: il CRH5 è infatti largo ben 3200 mm, contro i 2830 mm dell'ETR 610!
La larghezza maggiore permette un modulo dei sedili 3 + 2, aumentandone così sensibilmente la capacità.
La potenza totale del treno è identica ai suoi fratelli europei, ossia 5500 kW. L'intera forza di trazione
è ripartita su 10 motori
YJ87A da 550 kW ciascuno.
Il primo CRH5 è giunto in Cina dall'Italia l'11 dicembre 2006, mentre la
prima composizione prodotta interamente in Cina ha lasciato la fabbrica nell'aprile del 2007.
Nell'ottobre 2008 risultavano operative 35 composizioni sulle 60 previste.
Foto: sguggiari.ch
Le prime 13 composizioni (CRH5-001A - CRH5-013A) hanno una sola
carrozza di prima classe posta ad un'estremità del treno, mentre nelle rimanenti (CRH5-014A - CRH5-060A) entrambe
le carrozze pilota saranno di prima classe. Inoltre, nelle composizioni 14-60, tutti i sedili saranno girevoli,
in modo da essere sempre posizionati nella direzione di marcia. Come per gli ETR 600 e ETR 610, anche il CRH5 può
essere utilizzato in trazione multipla.
Foto: sguggiari.ch
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